Una volta arrivati nel tacco d’Italia e visitato le rinomate spiagge della costa ionica e adriatica è doveroso fare una tappa nel capoluogo del Salento: Lecce.
La città ha una doppia anima con le sue molteplici chiese, i palazzi nobiliari e i resti archeologici e un’altra più verace, brulicante di vita tra i vicoli del centro storico pieni di trattorie tipiche, cocktail-bar e negozi di artigianato.
La Città delle cento chiese, così viene denominata Lecce, di cui le principali le ritroviamo nel centro cittadino sono: il Duomo con la su piazza, pregevole esempio di piazza chiusa; la Chiesa di San Matteo caratterizzata dalle forme sinuose della facciata barocca con superfici concave e convesse; la Chiesa di Santa Chiara con il controsoffitto a cassettoni interamente in cartapesta; la Chiesa di Sant’Irene dedicata all’antica patrona di Lecce; la Basilica di Santa Croce che simboleggia la più elevata rappresentazione del Barocco Leccese.
Girovagando tra le viuzze del centro storico ci si può imbattere nel bellissimo scorcio rappresentato dal Tetro Romano con il Campanile del Duomo che si staglia sullo sfondo. La sua realizzazione si riconduce all’età dell’Imperatore Adriano, così come il l’Anfiteatro di cui si è riportato alla luce solo una porzione dell’imponente costruzione, visibile nella principale piazza cittadina. Il ritrovamento di questi due importanti monumenti insieme ad edifici decorati con affreschi fanno capire l’importanza che la Lupiae romana, così era chiamata l’antica Lecce, rivestiva in quell’epoca. Il Museo Archeologico Castromediano custodisce inoltre vasellame, bronzi e sculture provenienti da tutta l’area del basso Salento. Spostandosi di un paio di km verso sud-ovest si può visitare il Parco Archeologico di Rudiae con lo splendido anfiteatro e le fortificazioni messapiche.
Piazza Sant’Oronzo, rappresenta il cuore pulsante di Lecce, luogo di incontro, di eventi e di manifestazioni. Prende il nome del Santo Protettore della città, che proprio in questa piazza è rappresentato con una statua a struttura lignea rivestita con lamine di rame e posta in sommità di una colonna romana proveniente dal porto di Brindisi che con la sua colonna gemella indicavano il termine della Via Appia. Nella piazza convivono armonicamente architetture di gusto ed epoche differenti, come il Sedile (Palazzo del Seggio) caratterizzato dai pilastri d’angolo forati con motivi ogivali da cui si intravedono le colonne che delimitano le facciate ad archi a sesto acuto ed un loggiato di coronamento; addossata al Sedile troviamo la Chiesetta di San Marco in stile tardo-rinascimentale con l’effige del Leone alato con il Libro, che ha rappresentato il luogo di culto della colonia dei veneziani insediati a Lecce; Palazzo Carafa, attualmente sede del Municipio, rielaborato in stile Rococò con la ristrutturazione del ex Monastero delle Paolotte per volere del Vescovo Sozy Carafa; il Palazzo Ina, con la sua rigida partitura in stile razionalista, fà da quinta seguendo la curvatura dell’Anfiteatro; la Chiesa di Santa Maria delle Grazie eretta in epoca barocca e per finire il tanto caro ai leccesi mosaico della Lupa al centro di Piazza Sant’Oronzo che riproduce lo stemma cittadino.
Posto lungo le mura orientali della città vecchia, troviamo il Castello Carlo V, che nasce come maniero in epoca normanna, per essere poi ampliato in età medievale per divenire la residenza degli Orsini del Balzo. Il restauro cinquecentesco ad opera dell’Imperatore Carlo V trasformò la costruzione in vera e propria fortezza difensiva con alte mura e quattro bastioni d’angolo. Attualmente le sale del Castello ospitano mostre temporanee, laboratori didattici ed eventi; si organizzano visite guidate delle sale e delle gallerie sotterrane; all’interno del Castello vi è la sede del Museo della Cartapesta, forma d’arte di eccellenza in Lecce, con artigiani che sin la ‘700 esportano opere in tutta Italia e all’estero.
Tra i più recenti spazi restituiti alla città vi è il Parco delle Mura Urbiche, ubicato nell’estremità nord-ovest del centro storico. Dai lunghi lavori di scavo e restauro, ancora in corso, è emerso un luogo in cui passeggiare, incontrarsi o semplicemente rilassarsi in uno scrigno di pietra che racchiude 2000 anni di storia. Proprio percorrendo, a tratti virtualmente, le mura difensive troviamo le porte monumentali d’ingresso alla vecchia città di Lecce: Porta Napoli, Porta Rudiae e Porta San Biagio. Della quarta, Porta San Martino, purtroppo non è rimasta traccia.